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Data: |
13-14 luglio 2013
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Dislivello: |
vedasi dettaglio su relazione
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Ritrovo : |
Piazzale Belvedere di Tezze sul Brenta ore 6.50 - partenza ore 7.00
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Capogita: |
Armando Parolin
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Ritrovo inizio campo base: Rif.Tolazzi alle ore 11,00
Difficoltà : Media
Equipaggiamento : Da escursionismo raccomandati scarponi,bastoncini per tratti di discesa lunghi.
Per il pernottamento in rifugio munirsi di saccolenzuola e ciabatte.
Per raggiungere il punto di partenza si deve arrivare fino a Forni Avoltri (Carnia, UD); da S.Stefano di Cadore proseguire per Sappada e scendere dopo Cima Sappada fino a Forni. Arrivati a Forni dopo il ponte all'inizio del paese di fronte al panificio bisogna imboccare sulla sinistra la strada recante le indicazioni per Collina e per i “rifugi”. Dopo circa 9 km di buona strada asfaltata si arriva al grande parcheggio presso il Rif. Tolazzi (m 1350) dove parcheggiare le auto.
I° Giorno.
Rif.Tolazzi mt 1350 - Rif.Lambertenghi mt 1955
Tempo percorrenza………… : 3,00 ore circa.
Distanza ................................: 7 km
Dislivelli………………………..: in salita 600 mt
Pranzo ...................................: a sacco oppure presso rifugi senza prenotazione.
Dal parcheggio imbocchiamo la stradina asfaltata con segnavia CAI n.144 che presso un tornante, lascia sulla destra il sentiero per il Rif. Marinelli e prosegue su fondo sterrato verso l’interno dell’ampio canalone che scende dal Passo Volaia. Con le propaggini meridionali del Monte Coglians sempre davanti, procediamo lungamente sulla comoda forestale (interdetta al traffico) ignorando le scorciatoie che, più ripide e faticose, permettono di tagliare i diversi tornanti. Man mano che si prende quota, alle nostre spalle diventa sempre più ampio il panorama verso la bella radura con le variopinte case di Collina e verso i monti che delimitano a nord la Val Pesarina. In vista del gradino di roccia che prelude all’altopiano dove sorge il Rifugio, la stradina diventa sentiero e con qualche tratto impervio raggiunge la loc. Pecol di Sopra, dove finalmente il terreno diventa più agevole. Lasciando alla nostra destra la deviazione per il sentiero attrezzato Spinotti, transitiamo nei pressi di una sorgente e arriviamo al Rifugio Lambertenghi-Romanin. L’edificio, ristrutturato nel 1982, è dedicato a due Tenenti, eroi Prima Guerra Mondiale. Nel periodo di apertura (da giugno a settembre) il rifugio, che è molto bello e accogliente, offre camere di diverse dimensioni ed è in grado di ospitare fino a un centinaio di persone. Ancora qualche minuto e siamo sul Passo Volaia, ampia insellatura fra i Monti Coglians e Capolago, che segna anche il confine tra Italia e Austria. Una breve deviazione verso est consente di visitare alcune interessanti postazioni militari italiane risalenti alla Grande Guerra. Dopo aver camminato in territorio italiano fra incombenti pareti dolomitiche, giunti sul valico il panorama cambia completamente. Il versante austriaco si presenta subito con le magnifiche acque dai riflessi azzurri del Lago Volaia, cui fanno da sfondo le verdeggianti sinuosità del Rauchkofel. L’ampio quadro si completa con l’immagine riflessa sull’acqua di uno sperone roccioso a ridosso del quale sorge l’austero rifugio austriaco Pichl Hütte. Il colpo d’occhio è veramente notevole. Scendiamo di qualche metro per percorrere, in senso antiorario, il sentiero attorno al lago. Le sagome dei Monti Coglians e Capolago, che sovrastano come gendarmi il Passo Volaia, viste dalla sponda nord dello specchio d’acqua presentano verticalità impressionanti.
A questo punto ci fermiamo per la sosta pranzo a sacco e/o presso i rifugi Lambertenghi e/o Pichl Hütte austriaco. Una volta pranzato comunque lasciamo liberi per chi lo desidera di visitare i dintorni e/o di prolungare l'uscita, per raggiungere altre mete nelle vicinanze come Cima Rauchkofel o Cima Mahderkopf.
Nel tardo pomeriggio rientro al Rif.Lambertenghi per la cena ed il pernottamento.
II° Giorno
Rif.Lambertenghi-Alpe di Volaia-Lago Bordaglia-Forra Rio Bordaglia-Forni Avoltri
Tempo percorrenza……… ..: 6,30 ore circa
Distanza .................................: 15 km
Dislivelli………………………..: discesa 300mt - salita 300mt – in discesa 1100mt
Spuntino..................................: a sacco
Dopo la colazione raggiungiamo il rifugio austriaco Pichl Hütte per imboccare la forestale n.403 (Traversata Carnica) con la quale scendiamo, sempre in territorio austriaco, fino alla località Ober Volayer Alm (Alpe di Volaia Superiore, mt 1709). Ora la traccia n.403 abbandona la stradina e con un lungo tratto in costa si porta sul lato nord l’Alpe di Volaia. Aggirata l’ultima propaggine del gruppo montuoso suddetto, con un’impennata verso ovest il sentiero consente di rientrare in Italia dal Passo Giramondo mt 2005 dove termina la nostra salita. Qui intercettiamo il n.142 col quale scendiamo al Lago di Bordaglia mt 1800, magnifica perla incastonata nel verde, con le cime dolomitiche della Creta di Bordaglia e dell’Alpe di Volaia a farle da cornice. Superata la Malga Bordaglia di Sopra mt 1823 la traccia scende ripida alla bella radura dove sorgono la Malga Bordaglia di Sotto mt 1565 e alla cappella dai Muri di Pietra, dedicata a Don Bosco. Ora la discesa si fa più dolce e con tratti di forestale alternati a tratti di sentiero perdiamo lentamente quota fino a raggiungere quasi a fondo la Forra sul Rio Bordaglia.
Questa forra scavata nel tempo dalle impetuose acque del torrente Bordaglia fa parte del percorso naturalistico ben segnalato e recintato e lo impreziosisce con la sua bellezza.
Il sentiero naturalistico termina a fondo valle dove prendiamo sulla sinistra il sentiero CAI 140 chiamato anche Sentiero della Fede che ci porta fino al ponte di Forni Avoltri dove termina la nostra uscita alla pizzeria/ristorante Al Fogolar per circa le ore 15,00.
Buona escursione a tutti.
